giovedì 13 dicembre 2012

Al linguaggio precede la motricità


Ciò che differenzia l'uomo dall'animale è l'acquisizione di una motricità differente che ha permesso poi lo sviluppo di tutte le altre abilità.

La motricità dell'uomo acquista valenza psichica superando la sensorialità. L'uomo, a differenza dell'animale, risce ad attribuire un valore psichico che va al di là del semplice concetto di movimento.

Il linguaggio è in rapporto quindi alla motricità che il soggetto usa.
Vari aspetti che servono per definire in modo sempre più evoluto e solido la struttura dell'io sono:
  1. posture: MACROMOTRICITA' o MOTRICITA' GENERALE;
  2. gesti e prassie: MICROMOTRICITA' o MOTRICITA' FINE;
  3. mimica e linguaggio: OROMOTRICITA';
  4. scrittura: GRAFOMOTRICITA'.
Nella filogenesi della locomozione la verticalità ha permesso di liberare gli arti creando un rapporto stretto tra mani-capo e mani-occhi, favorendo di conseguenza lo sviluppo cognitivo (aumento del volume cerebrale da 400 cc3 nell'homo habilis a 1400-1700 cc3 nell'homno sapiens).
Man mano che il bambino svilluppa il cammino (sempre più sicuro, senza appoggio e a base stretta) si ha lo sviluppo cognitivo. Se il bambino non manipola o non cammina, premesse fondamentali per lo sviluppo cognitivo e linguistico, allora non si evolve.
Con la manipolazione di oggetti: la trasformazione (ex: giocare con il dido), la creazione e distruzione di costruzioni (ex: la torre), il bambino sviluppa la sua creatività, costruisce un suo IO sicuro e distinto dall'altro e si ha un aumento del volume cerebrale.

Insegnare a manipolare facilita anche la motricità fine orale e, viceversa, il linguaggio facilita la motricità fine. Per il bambino è importante imparare a riflettere sui movimenti che svolge e verbalizzarli in ordine preciso in modo che vi sia un maggiore controllo nel loro svolgimento.

L'evoluzione motoria permette quindi una maggiore presa di coscienza di se e dell'altro come agente intenzionale e fa emergere linguaggio e pensiero (il bambino struttura un prorio IO).
L'evoluzione della parola è inseparabile da quella manuale e gestuale in quanto il controllo sull'oggetto è parallelo al controllo dell'espressione verbale: COEVOLUZIONE MICRO- e ORO-MOTRICITA'.

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