PDP (Piano Didattico
Personalizzato)= documento scolastico, precedentemente definito con la
sigla PEP (Piano Educativo Personalizzato), strutturato da insegnanti per
bambini con diagnosi di DSA, ADHD, Autismo… Gli insegnati scrivono in esso le
strategie strumentali compensative e dispensative da adottare con quel bambino
nelle verifiche e nello studio. Il programma deve essere individualizzato per
il bambino, molto mirato in quanto ci possono essere diverse funzioni
deficitarie. Va inoltre revisionato sulla base degli insegnamenti e dello
studente man mano che il bambino evolve, che le materie e le competenze
richieste cambiano. Vengono diversificati solo gli strumenti per
l’apprendimento, non i contenuti che devono risultare gli stessi dei compagni
di classe.
Tale documento, steso in qualsiasi momento dell’anno quando viene fatta
la diagnosi, accompagna l’alunno in tutto il suo percorso scolastico, anche
all’esame di stato, all’esame della patente, al test d’ingrasso all’università,
ai concorsi pubblici …
Per la strutturazione del PDP vengono coinvolti:
- lo studente;
- il consiglio di classe che si riunisce, legge la relazione clinica e valuta gli strumenti dispensativi e compensativi da adottare a seconda del caso;
- il referente delle dislessia (solitamente si tratta di un insegnate che ha fatto un corso specifico sui DSA);
- il clinico;
- i genitori dell’alunno in quanto suoi tutori che prendono visione del PDP e devono essere d’accordo.
Cosa fare? La famiglia chiede un appuntamento col dirigente scolastico
al quale consegna i documenti con la diagnosi da parte del clinico e chiede che
la documentazione venga protocollata. La relazione viene timbrata e una copia
la tiene la famiglia. Viene quindi comunicato il tutto al consiglio d’istituto
e si predispone il consiglio di classe per leggere la relazione. Con l’aiuto
del referente per la dislessia ed un modello di PDP si valuta il bambino e le
sue caratteristiche e si compila il Piano Didattico Personalizzato. I genitori
infine vanno dal dirigente che protocolla il tutto e poi a parlare con gli insegnanti
in modo da essere certi che siano informati sulla situazione.
Si vede insieme quello che si farà con il bambino, l’insegnate
raccoglie informazioni del bambino ed ogni docente mette le sue valutazioni
riguardo alla materia insegnata e gli strumenti dispensativi e/o compensativi
che intende adottare.
Le copie
del PDP devono essere 3:
- nel fascicoli scolastico dell’alunno;
- nel verbale di classe;
- alla famiglia che lo porta a casa, lo legge e lo valuta con il figlio; se va bene lo firma, altrimenti lo riporta a scuola dove il consiglio di classe lo rivede ed apporta modifiche. La famiglia non è tenuta a firmare il documento se non lo approva.
Quando il ragazzo si trova ad affrontare gli esami di stato
si valuta se c’è la necessità di modificare il PDP e in caso lo si rifà per
iscritto. Le prove restano uguali, semplicemente si adottando diverse
strategie.
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