Per la valutazione della qualità
della scrittura uno degli strumenti più conosciuti è la scala BHK
degli studiosi olandesi Hamstra-Bletz e Blöte (1993).
Hamstra-Bletz
e Blöte ritengono che il normale percorso evolutivo della scrittura
subisca delle modifiche durante il percorso di scolarizzazione. Una
normale evoluzione non sembra essere presente nei bambini disgrafici
che, pur avendo un grado di istruzione e di esercizio pratico
adeguato, anziché produrre un'accettabile grafia, presentano un
tracciato incerto, inadeguato rispetto alla forma e dimensione dei
caratteri grafici.
Hamstra-Bletz, Blöte hanno
elaborato una griglia di valutazione della morfologia grafica dei
bambini prendendo come riferimenti principali la qualità morfologica
dei segni e la spaziatura dei grafemi. Tale scala prende il nome di
BHK ed analizza 13 parametri che permettono d'individuare le
caratteristiche dell'atto grafico identificando l'eventuale presenza
di disgrafia.
Tali parametri sono:
- grandezza della scrittura;
- margine sinistro non allineato;
- andamento altalenante della linea di scrittura: lettere o parole mal allineate, i grafemi di una parola non sono allineati su una linea orizzontale, ma al di sopra o al di sotto di essa;
- spazio insufficiente tra le parole: lo spazio tra i grafemi risulta essere talmente ridotto che il grafema terminale e quello iniziale di una parola risultano adiacenti o quasi uniti;
- angoli acuti o collegamenti allungati tra le lettere;
- collegamenti interrotti tra le lettere: pause nella traccia o assenza di collegamenti tra le lettere;
- collisione tra le lettere a causa della ridotta distanza: i due grafemi risultano così tangenti o sovrapposti;
- irregolarità della grandezza delle lettere: i grafemi risultano o troppo alti o troppo bassi rispetto alle dimensioni di riferimento (0,5 cm per i grafemi senza estensione e 1 cm per i grafemi con estensione);
- misura incoerente tra lettere con e senza estensione in altezza;
- lettere atipiche: deformazione delle lettere rispetto alla loro forma convenzionale;
- forme ambigue delle lettere da un punto di vista morfologico così da poter essere confuse con altre;
- lettere ritoccate o ricalcate non per correzione ortografica, ma per migliorarne la forma;
- traccia instabile, scrittura incerta o tremolante.
Il BHK fu ideato per l'analisi
dei parametri grafici di bambini olandesi e si è quindi presentata
la necessità di adattare tale strumento alla popolazione italiana
che presenta insegnamento e tipologia di codice linguistico
differente.
Esempio di somministrazione del testo utilizzato per la valutazione della grafia nel BHK. |
La prova consiste nella
presentazione di un testo standard da copiare su un foglio bianco; il
testo presentato è da copiare in corsivo, viene quendi chiesta al
bambino anche la conoscenza di tale grafia. La complessità del testo
è graduata: si parte da parole con configurazione sillabica semplice
per proseguire poi con strutture sempre più complesse.
Oltre ai parametri
sopra evidenziati si misura il tempo di realizzazione del testo.
Si danno 5 minuti
per la copiatura dopodiché ci si ferma; se però non sono state
copiate almeno le prime cinque righe, sulle quali si basa l'analisi
qualitativa del tratto grafico, si aspetta finché il bambino non
termina la quinta riga e si segna poi il tempo finale impiegato.
La velocità di
scrittura si calcola in base al numero di lettere scritte in 5 minuti
e si confronta poi il punteggio della tabella standardizzata di
riferimento.
Per quanto riguarda
i 13 parametri analizzati il punteggio che vi si assegna è un
punteggio d'errore ovvero, più alto è il punteggio, peggiore è la
prestazione grafica.
Il BHK risulta
essere uno strumento valido che da risultati attendibili, per questo
viene utilizzato per l'analisi del tratto grafico di bambini
appartenenti a differenti popolazioni.
ciao ti ringrazio per questo utile post, volevo però chiederti come procedi alla categorizzazione del punteggio. Ho il test ma non riesco a capire come utilizzare il punteggio ottenuto... grazie
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