Molti bambini che
presentano un disturbo specifico d'apprendimento hanno alle spalle un
ritardo di linguaggio o un disturbo specifico di linguaggio, magari
sottovalutato ed irrisolto.
In seguito, con l'inizio
della scuola elementare, il problema non risolto o superato
parzialmente porta a delle difficoltà nello sviluppo della
letto-scrittura e/o del calcolo.
Un metodo per far si che
il bambino superi nel migliore dei modi queste difficoltà è
aiutarlo nell'ampliamento lessicale.
Ecco perché parlo della
"valigia delle parole".
Come funziona questo
gioco? Prendiamo una valigetta e dentro ci mettiamo degli oggetti
possibilmente classificati per categorie, cosa significa? Facciamo un
esempio: decidiamo insieme a Davide di creare la valigetta dei cibi e
dentro ad essa ci inseriamo tutti gli alimenti che ci vengono in
mente; in un secondo momento possiamo dividere i cibi in sacchettini
che metteremo all'interno della valigia e chiameremo sub-categorie,
come ad esempio cibi dolci, salati, frutta, verdura, latticini etc...
Il bambino pian piano
giocando con la valigia inizierà a riconoscere le caratteristiche
dei vari cibi, il loro nome specifico e il nome delle varie parti che
costituiscono l'alimento (Esempio: la mela è costituita da: buccia,
polpa, picciolo, semi..).
Ci sono bambini che magari conoscono un alimento in quanto lo hanno già visto e mangiato ma non lo sanno nominare, ne categorizzare.
Ci sono bambini che magari conoscono un alimento in quanto lo hanno già visto e mangiato ma non lo sanno nominare, ne categorizzare.
La valigia si può fare
con gli oggetti quando il bambino è in età prescolastica per
aiutarlo ad ampliare il vocabolario e poi con l'ingresso a scuola
sarebbe bene creare delle carte con varie immagini da inserire nella
valigetta e sotto ogni figura scrivere il nome di ciò che
rappresenta in stampatello. La scritta sotto riportata permette al
bambino pian piano di associare a quell'immagine-parola una stringa
grafemica.
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