Ciò che differenzia l'uomo
dall'animale è l'acquisizione di una motricità differente che ha
permesso poi lo sviluppo di tutte le altre abilità.
La motricità dell'uomo acquista
valenza psichica superando la sensorialità. L'uomo, a differenza
dell'animale, risce ad attribuire un valore psichico che va al di là
del semplice concetto di movimento.
Il linguaggio è in rapporto quindi
alla motricità che il soggetto usa.
Vari aspetti che servono per definire
in modo sempre più evoluto e solido la struttura dell'io sono:
- posture: MACROMOTRICITA' o MOTRICITA' GENERALE;
- gesti e prassie: MICROMOTRICITA' o MOTRICITA' FINE;
- mimica e linguaggio: OROMOTRICITA';
- scrittura: GRAFOMOTRICITA'.
Nella filogenesi della locomozione la
verticalità ha permesso di liberare gli arti creando un rapporto
stretto tra mani-capo e mani-occhi, favorendo di conseguenza lo
sviluppo cognitivo (aumento del volume cerebrale da 400 cc3
nell'homo habilis a 1400-1700 cc3 nell'homno sapiens).
Man mano che il bambino svilluppa il
cammino (sempre più sicuro, senza appoggio e a base stretta) si ha
lo sviluppo cognitivo. Se il bambino non manipola o non cammina,
premesse fondamentali per lo sviluppo cognitivo e linguistico, allora
non si evolve.
Con la manipolazione di oggetti: la
trasformazione (ex: giocare con il dido), la creazione e distruzione
di costruzioni (ex: la torre), il bambino sviluppa la sua creatività,
costruisce un suo IO sicuro e distinto dall'altro e si ha un aumento
del volume cerebrale.
Insegnare a manipolare facilita anche
la motricità fine orale e, viceversa, il linguaggio facilita la
motricità fine. Per il bambino è importante imparare a riflettere
sui movimenti che svolge e verbalizzarli in ordine preciso in modo
che vi sia un maggiore controllo nel loro svolgimento.
L'evoluzione motoria permette quindi
una maggiore presa di coscienza di se e dell'altro come agente
intenzionale e fa emergere linguaggio e pensiero (il bambino
struttura un prorio IO).
L'evoluzione della parola è
inseparabile da quella manuale e gestuale in quanto il controllo
sull'oggetto è parallelo al controllo dell'espressione verbale:
COEVOLUZIONE MICRO- e ORO-MOTRICITA'.
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